Il fenomeno degli incensi
Dagli “Spice” agli “herbal mixture”
Secondo l’Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze (OEDT), miscele a base di erbe destinate ad essere fumate vengono vendute in Internet ed in negozi specializzati (smart shops) già dal 2006. Sono prodotti denominati “Spice” e venduti come “incenso esotico dall’aroma intenso” e “non per uso umano”. Nonostante quanto dichiarato sulle etichette, però, i prodotti tipo “Spice” contengono cannabinoidi sintetici in grado di produrre nel consumatore effetti simili, quando non superiori, a quelli della cannabis.
Sono numerosi i prodotti etichettati e venduti come “Spice”: Spice Silver, Spice Gold, Spice Diamond, Spice Arctic Synergy, Spice Tropical Synergy, Spice Egypt, ecc. Oltre a questi, esistono in commercio anche altri prodotti promozionati come “simili” agli “Spice”: Yucatan Fire, Smoke, Sence, ChillX, Highdi’s Almdröhner, Earth Impact, Gorillaz, Skunk, Genie, Galaxy Gold, Space Truckin, Solar Flare, Moon Rocks, Blue Lotus, Aroma, Scope, ecc.
Esempi di cannabinoidi sintetici acquistabili su Internet
I nomi commerciali vengono spesso modificati ed il contenuto
delle bustine rimane pressoché uguale nell’aspetto del prodotto, che è
generalmente un trinciato di materiale vegetale (Vardakou et al., 2010;
Lindigkeit et al., 2009). Tuttavia il contenuto risulta variabile nella
presenza e nella concentrazione dei principi attivi.
Gli “Spice” e i suoi analoghi vengono venduti in negozi specializzati
(smart shop) e su Internet. Un’indagine condotta dall’Osservatorio
Europeo ha evidenziato che gli “Spice” sono disponibili in circa il 60%
dei drug store on line di ciascuno Stato Membro (EMCDDA, 2009). Su
Internet, presso forum e social network, sono disponibili anche numerosi
racconti aneddotici di persone che dichiarano di aver consumato il
prodotto e di cui ne riportano gli effetti con dovizia di dettagli,
descrivendo questi ultimi come molto simili alla cannabis.
Attraverso il Punto Focale Nazionale Italiano del Dipartimento Politiche
Antidroga della Presidenza del Consiglio di Ministri, la notizia
dell’individuazione dei cannabinoidi sintetici nei prodotti tipo
“Spice” e degli effetti ad essi correlati è giunta anche al Sistema
Nazionale di Allerta Precoce (www. allertadroga.it). Il Sistema ha come
finalità quella di individuare precocemente la comparsa sul territorio
italiano di nuove sostanze psicoattive e di nuove modalità di consumo e,
contemporaneamente, di attivare tempestivamente azioni di risposta
rapida attraverso il coinvolgimento attivo e tempestivo delle
organizzazioni deputate alla difesa e alla promozione della
salute.
Nell’ambito delle competenze del Sistema, quindi, è stata inserita
l’attività di monitoraggio del fenomeno “Spice” e analoghi per
individuare eventuali casi di intossicazione a seguito del consumo di
tali prodotti anche nel nostro Paese. All’inizio del 2010, purtroppo,
anche in Italia si sono cominciati a registrare i primi episodi di
intossicazione acuta con ingresso al Pronto Soccorso. Ad oggi i casi di
intossicazione registrati sono stati 19.
Effetti
A causa della capacità dei cannabinoidi sintetici individuati
di agire come agonisti sui recettori CB1 (Atwood et al., 2010), è
possibile sviluppare facilmente tolleranza a queste molecole. A supporto
di quanto sopra riportato, si segnala che come evidenziato in un
articolo scientifico tedesco (Auwärter et al., 2009), gli effetti dei
prodotti “herbal mixture” sono simili, quando non superiori, a quelli
successivi al consumo di cannabis. L’assunzione di tali prodotti,
infatti, genera, dopo soli dieci minuti, congiuntivite, aumento del
battito cardiaco, xerostomia e una alterazione della percezione e
dell’umore, effetti che perdurano per circa sei ore.
In Germania sono stati registrati casi di soggetti giunti in pronto
soccorso dopo il consumo di “herbal mixture” con disturbi del sistema
cardiovascolare e del sistema nervoso, quali tachicardia e temporanea
perdita di conoscenza. In alcuni casi sono stati registrati effetti
quali agitazione psicomotoria, attacchi di panico e stati confusionali.
L’assunzione di cannabinoidi sintetici è individuabile in liquidi
biologici quali urine (Sobolevsky et al., 2010), sangue e siero (Teske
et al., 2010). Casi simili sono stati registrati in Svezia, Austria,
Romania e Italia.
Bibliografia
- Sistema nazionale di Allerta Precoce – Dipartimento Politiche Antidroga – Presidenza del Consiglio dei Ministri
- Il fenomeno dei cannabinoidi sintetici e le azioni di contrasto e controllo degli smart shop. Sistema Nazionale di Allerta. Report gennaio 2001.
- EMCDDA, Understanding the “Spice” phenomenon, Thematic Papers, 2009
- Vardakou I, C. Pistos C, Spiliopoulou C. Spice drugs as a new trend: Mode of action, identification and legislation. Toxicology Letters. Volume 197, Issue 3, 1 September 2010, Pages 157-162.
- Auwärter V, Dresen S, Weinmann W et al. ‘Spice and other herbal blends: harmless incense or cannabinoid designer drugs?’ Journal of Mass Spectrometry 44 (5), pp. 832–837. 2009.
- Atwood BK, Huffman J, Straiker, Ken Mackie K. JWH018, a common constituent of ‘Spice’ herbal blends, is a potent and efficacious cannabinoid CB1 receptor agonist. British Journal of Pharmacology (2010), 160, 585–593.
- Lindigkeit R, Boehme A, Eiserloh I, Luebbecke M, Wiggermann M, Ernst L, Beuerle T. Spice: a never ending story? Forensic Sci Int. 2009 Oct 30;191(1-3):58-63.
- Sobolevsky T et al. Detection of JWH-018 metabolites in smoking mixture post-administration urine. Forensic Science International. Volume 200, Issue 1 , Pages 141-147, 15 July 2010.
- Teske J, Wellwer J-P, Fieguth A et al. Sensitive and rapid quantification of the cannabinoid receptor agonist naphthalen-1-yl-(1-pentylindol-3-yl)methanone (JWH-018) in human serum by liquid chromatography–tandem mass spectrometry. Journal of Chromatography B. Volume 878, Issue 27, 1 October 2010, Pages 2659-2663