Cannabis non è una droga “sicura”, ulteriore conferma dalle evidenze scientifiche
Un nuovo studio effettuato dalle Università di Montreal e di New York conferma come il cervello degli adolescenti abbia uno sviluppo dinamico che lo rende vulnerabile a determinati fattori ambientali, come l’esposizione alle droghe. La ricerca mira a fornire una panoramica sui dati relativi all'esposizione alla cannabis da parte di adolescenti e sui fattori che costituiscono un rischio per lo sviluppo di dipendenza dalla sostanza.
Fra i principali risultati della revisione emerge l'associazione tra uso di cannabis e successiva dipendenza da altre droghe e psicosi. Tanto più precoce è l’esposizione alla sostanza, tanto peggiori risultano essere gli effetti sulla salute mentale, sui traguardi educativi, sulla delinquenza e sulla capacità di conformarsi al ruolo adulto. Circa uno su quattro degli adolescenti che utilizzano cannabis sembra inoltre sviluppare una dipendenza.
I ricercatori nelle conclusioni ribadiscono, sulla base delle evidenze attuali, come la natura del cervello degli adolescenti renda i giovani che utilizzano cannabis particolarmente a rischio di sviluppare una dipendenza, di manifestare effetti negativi a lungo termine sia per la salute che comportamentali, richiamando l’attenzione sulla necessità di ulteriori studi scientifici per meglio comprendere proprio l'impatto a lungo termine dell’esposizione adolescenziale alla cannabis sul cervello in fase di sviluppo e sul comportamento.
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Primo piano
Cannabis e danni alla salute
La pubblicazione affronta il tema della cannabis da un punto di vista scientifico, offrendo informazioni certe a tutti gli operatori del settore e a quelle persone che vogliono rendersi conto di quanto una sostanza di questo genere possa essere pericolosa per la salute.